Foto di @americanghoul
Era tanto che volevo scrivere qualcosa sulla Dea Oscura e sulla mia visione della Morte, ci sarebbe davvero molto da dire e da approfondire, ma ispirata dal post di Maya Vassallo Di Florio, che potete trovare qui Afrodite e la Luna Nera, ho sentito fluire le parole e le ho lasciate libere.
Io amo profondamente Afrodite Melaina. 🖤
È il primo volto che Lei mi ha mostrato e mi ha accompagnata per buona parte del percorso formativo come Sacerdotessa, facendo da ponte con Mefitis, Dea liminale e acquatica della mia terra nativa e aiutandomi a comprendere ed esplorare anche l'aspetto oscuro di Brigit che già riconoscevo nel volto di Cerridwen e Cailleach, ma che non avevo mai approfondito.
Lei è la Madre Oscura e Terribile, la Strega del Mare, la Signora degli Abissi e del Calderone, la Distruttrice di forme, l'Ingannatrice, la Tessitrice, la Falciatrice, la Custode della Soglia, l'Iniziatrice, la Maestra che ci sfida, la Guida con la torcia, la Veggente ispiratrice, il Ponte tra i Mondi e l'Alchimista.
Lei mi ha insegnato quanto sia sacra e preziosa la Morte e quanto sia importante la mia Voce.
Io riconosco questo aspetto della Dea in tutti gli altri volti della Grande Madre, è presente sempre durante l'anno, in tutte le stagioni ed è in ogni esperienza di vita, anche in quelle creative, belle ed estatiche. Persino l'Amore, che è la forza che muove il Mondo, è un suo frutto.
Tutto nasce nel buio, non c'è luce senza oscurità, non ci sono stelle senza notte, non c'è guarigione e trasformazione senza una crisi, non c'è vita senza la morte.
Nascita e Morte sono in realtà lo stesso portale di vita, ma visto da due angolazioni differenti.
Quella che noi chiamiamo Dea Oscura, Madre Morte, è in realtà la Signora della Vita, la Regina della Terra, Madre Natura, la Reggitrice dell'equilibrio, Colei che ha creato le leggi della nostra realtà dimensionale, è la Dea Fisica.
Sollevando il velo della Madre Oscura si può scorgere il Cosmo intero.
Innumerevoli sono i Suoi Misteri e grande il coraggio necessario per solcare il Suo mare in tempesta.
Il viaggio con Lei e verso di Lei è difficile e spaventoso, significa affrontare costantemente la sfida, le ombre, il limine, la paura, l'abbandono, la rabbia, la tristezza, la fine, la separazione, la rottura, la perdita, il lutto, la frustrazione, la malinconia, la depressione, l'instabilità, il dolore, la malattia, il decadimento, l'inesorabilità del tempo, la stagnazione, la marcescenza. Ma significa anche vivere pienamente, imparare a tenere lo spazio per il dolore altrui, seguire il flusso, trasformarsi, guarire, liberarsi, tornare integra/o, autentica/o, forte, splendente, saggia/o, espansa/o e cosciente di sé, dei proprio limiti, delle proprie ombre, dei propri desideri e bisogni, significa trovare pace ed equilibrio, imparare a guidare la nostra nave e a scegliere dove portarla, imparare ad essere assertiva/o, a mettere confini e a rispettare quelli degli altri, ad accettare il cambiamento, a lasciare andare e allenare l'amore, la compassione, la gratitudine, l'empatia e il coraggio.
A differenza di quanto si potrebbe pensare, recuperare la dimensione sacra e autentica della Morte, non significa diventare violenti, guerrafondai, pessimisti, né significa incupirsi, deprimersi, angosciarsi, o diventare perennemente tristi e insofferenti, anzi, ci rafforza emotivamente e mentalmente, ci aiuta a far pace con questo aspetto dell'esistenza, guardandolo per ciò che è, sviluppando amore per la vita e consapevolezza di ciò che è davvero importante per noi, spingendoci a prendercene cura e a vivere nel presente. Lavorare con la morte ci aiuta ad affrontare in modo completamente differente il lutto, a gestire la paura della perdita, del dolore, della fine e della morte stessa. E' importantissimo e fondamentale recuperare la dimensione sacra della Morte e di tutto ciò che vi ruota attorno.
La Morte ha infinite forme, non è solo quella fisica, noi l'affrontiamo costantemente nella nostra vita, ogni giorno lasciamo morire idee, progetti, relazioni, parti di noi, cellule, neuroni, la viviamo ogni volta che affrontiamo periodi critici e "neri", o sperimentiamo le emozioni definite dai più "negative", anche l'orgasmo è una piccola morte.
Ma è bene ricordare che la morte è sempre accompagnata dalla rigenerazione, è una fase del mutamento costante della vita, ha sempre in sé il seme della rinascita, non è mai fine a sé stessa.
Nonostante sperimentiamo nella vita tante piccole morti, per comprendere davvero la Madre Oscura è importante aver fatto esperienza della Morte fisica e del lutto.
La Morte viene considerata la Grande Iniziazione, sia per chi attraversa la Soglia, sia per chi resta e subisce la perdita, è in quel momento e nel periodo precedente al trapasso che abbiamo il privilegio di vedere il volto della Morte imparando a non averne paura. Accompagnare gli altri nel processo di decadimento e morte è estremamente difficile, doloroso, ma anche fonte di grandissimi doni. Ma di questo vorrei parlarne in un altro articolo, raccontando la mia esperienza personale.
-Alma Nimue-
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