Le Melisse: Sacerdotesse della Grande Madre

Nell'antichità le Sacerdotesse dei Templi di Artemide, Afrodite, Demetra, Cibele, Rea e Gaia erano chiamate Melissae, anche la Pizia era conosciuta come "l'ape delfica". Il termine deriva dal greco meli, “miele” e significa letteralmente “colei che è datrice di miele”, “colei che offre il miele”, era chiamata così l'ape mellifera.  La Grande Madre portava il titolo di Melissa, in quanto Ape Regina, Signora dell'Alveare, rappresentazione simbolica del Tempio e la comunità a Lei devota. Alcune fonti classiche ci dicono che Melissa era un titolo d'onore, conferito a chi mostrava grande devozione e lavoro al servizio della Dea. Le api sono da sempre ritenute sacre e il miele considerato alimento divino dalle immense qualità, erano ritenute messaggere divine, accompagnatrici delle anime, espressione di regalità, rigenerazione, nutrimento, vita e protezione, simbolo di devozione, magia, alchimia, fertilità e amore, il loro ronzio era considerato il suono della Creazione, il canto dell'Universo. Le api erano strettamente legate alla Dea Madre, alla Dea della Luna, ma anche al Sole e ad alcune divinità maschili. In Egitto erano considerate le "lacrime di Ra" o le figlie del Sole, il Tempio egizio della Dea Neith era chiamato "casa dell'ape". Nella tradizione celtica le api erano legate alla Terra d'Estate, la Sacra Isola dell'Aldilà, la mistica Avalon, dove Brigit possedeva un meleto a cui le api viaggiavano per ottenere un nettare magico e da cui ritornavano portando con sé la saggezza dello Spirito nel mondo. Brigit è dunque anch'Ella Signora delle Api e le sue Sacerdotesse oggi reclamano il titolo di Melissa. Questo aspetto di Brigit passò, durante la cristianizzazione, a Santa Gobnait. Nella leggenda norrena si diceva che le lacrime di Freya fossero fatte di api d'oro. Le api erano sacre a Perchta e alla celtica Nantosuelta, che possedeva una sua arnia. Nella tradizione indù era Bhramari Devi, una forma di Shakti, che si trasformò in un'ape per combattere demoni e negatività. Sempre in India Vishnu è spesso raffigurato come un'ape blu su un fiore di loto e Shiva è rappresentato come un triangolo sormontato da un'ape. Le api erano anche legate alle Muse, simbolo quindi di ispirazione, arte e conoscenza. Esse sono anche portatrici di guarigione e ordine, conoscitrici della geometria sacra che alla base della vita. Le Melisse oggi sono le Sacerdotesse e i Sacerdoti che, spint* da forte devozione, custodiscono, nutrono e curano i Templi della Dea e la Sua comunità, sono pilastri che sostengono, messaggere che spargono semi di ispirazione e saggezza, presenze che accompagnano e incoraggiano, braccia che accolgono, mani che curano e creano, voci che consolano e guariscono, occhi che cullano e scudi che proteggono, le Melisse sono le operaie della Dea, agiscono nel mondo portando la Grande Madre attraverso l'esempio e le azioni.

Per approfondire, consiglio la lettura dei seguenti articoli:

Nessun commento:

Posta un commento