La Ruota della Dea e lo Húrz di Mefitis©

La Ruota della Dea, come la Ruota dell’Anno, usata in altre culture e Tradizioni spirituali, esosteriche e neo-pagane nel mondo, non è solo un semplice insieme di nomi e corrispondenze, ma è uno strumento molto utile per armonizzarci con i cicli naturali della Terra, della Luna, del Sole e di noi stessi/e, un prezioso mezzo di apprendimento e conoscenza, una bussola che ci guida nella dimensione spazio-temporale e spirituale. È una mappa per la crescita e l’evoluzione personale, una rappresentazione stilizzata del macrocosmo e del microcosmo. Per questo è uno strumento multifunzionale che può essere utilizzato su più livelli, per diversi scopi, prestandosi ad una conoscenza più o meno profonda della realtà visibile e invisibile. Percorrere la Ruota può aiutarci a comprendere, trasformare e guarire noi stesse/i, lavorando su più piani e affrontando le nostre ombre e scoprendo i nostri punti di forza e i nostri doni. La Ruota ci aiuta a connetterci con la circolarità del Tempo, recuperando quello che viene definito “Tempo naturale” o “Tempo del Cuore”, con tutto ciò che esso comporta, reclamando ciò che il pensiero del "Tempo lineare" invece ci ha tolto, a sperimentare profondamente la connessione che intercorre tra tutto ciò che esiste e ci permette di fare esperienza del divino dentro di noi e nel mondo che ci circonda. 
L’idea del tempo lineare ci ha tolto tantissimo e ci ha spinti verso il contrasto e la divisione. 
Il cerchio, o meglio la spirale, che fonde in sé la linea e il cerchio, com-prende tutto in una danza costante e spiraleggiante delle energie della Creazione. In esso tutto si compenetra tra alti e bassi, dentro e fuori, buio e luce, crescita e decrescita, creazione e distruzione, vita e morte. Nella ciclicità persino la fine non è altro che l’inizio di un nuovo ciclo, ma ogni nuovo ciclo non è mai uguale al precedente, perché si manifesta nel mutamento creato dal processo antecedente, le possibilità e le strade sono infinite, ogni cosa ha il suo tempo, ma c’è sempre tempo per tutto e modo per riprovare, per rimediare, per fare, tutto è fluido come le onde del mare che vanno e vengono. 
La linea invece separa e crea un confine tra opposti, nella linea non c’è spazio per la Danza della Vita, c'è un unico andamento e un'unica direzione possibile, per cui si può solo avanzare, fare, crescere, salire, ciò inevitabilmente fa diventare un male tutto ciò che decresce, che è stasi, oscurità e che in definitiva ci rallenta o si interpone tra noi e quello che riteniamo un bene, doveroso o importante. Il tempo lineare è anche la dimensione del paradosso, abbiamo bisogno sempre di più tempo per fare, ma non ne abbiamo mai abbastanza, in questo modo sprechiamo le nostre vite dietro a cose che non riusciamo mai a raggiungere, nella frenetica convinzione di dover correre più veloce per realizzarci, per raggiungere qualcosa, per diventare qualcuno, per essere degno/a di ammirazione o di rispetto. Questo ci porta a trascurare le cose importanti della vita, le relazioni, il nostro benessere, la nostra ricerca personale, la nostra missione animica e così via…Quante volte pronunciamo frasi come queste: “Chi ha tempo non aspetti tempo” … “il tempo è denaro” … “Il tempo non torna più” … “Hai una sola occasione” … “Rischi di perdere il treno” … “Non è il momento giusto” … “Non perdere tempo” … “Non ho tempo per me” … “Non posso permettermi di riposare” … “Non riesco ad occuparmi di ciò che mi piace e mi fa stare bene” … “Quando avrò tempo mi dedicherò ai miei interessi, ora non posso”… e potremmo andare avanti per molto. Tutte espressioni che mettono ansia, che ci fanno avere una percezione falsata del tempo e delle nostre reali necessità. Un giorno, parlando tra Sorelle della differenza tra tempo naturale e tempo lineare, sono venute fuori una serie di parole che  rendono benissimo l’idea di ciò di cui questa visione temporale ci ha privati/e: dovere, corsa, perdita, ansia, mancanza, costrizione, compressione, rigidità, solitudine, depressione, vuoto, scadenze, soldi, competizione, fatalità, soffocare, squilibrio, incapacità, impotenza, produrre, dare, sfruttamento intensivo, sensi di colpa, compressione… Parole che nulla hanno di naturale e fluido o morbido. La Natura insegna: c’è bisogno anche di stasi, di riposo, di terminare e recidere, di ricevere, di morire per rigenerarsi, di respirare, creare e godere della bellezza. 
Danziamo quindi la Vita in armonia, questo è ciò che bisognerebbe recuperare nella nostra epoca!!!

Nella Tradizione del Kaíla Maatreís, lo Húrz (si pronuncia “horz”) è l'equivalente della Ruota della Dea, e idealmente viene ricostruito e richiamato alla coscienza all'inizio di ogni Cerimonia sacra.
Lo Húrz per i Sanniti era l'orto sacro, un recinto circolare consacrato al culto, delimitato da basse palizzate o muretti a secco, un luogo aperto situato in una radura tra boschi di querce, cerri o lecci, nelle vicinanze di sorgenti o torrenti. Questo luogo sacro era precedente alla costruzione dei Templi. All'interno dello Húrz si trovano numerosi altari dedicati a Divinità e Numina differenti, ma in stretta relazione tra di loro. Le Divinità presenti nello Húrz venivano celebrate in diversi periodi dell'anno, seguendo un calendario di cui il recinto stesso era espressione. Per compiere riti lustrali si sostava presso ognuno degli altari presenti all’interno del luogo sacro. Due volte l’anno si manteneva acceso un fuoco e si facevano offerte. 
Durante l'apertura dello Húrz e della Ruota della Dea, vengono invocati i volti della Grande Madre, con le molteplici energie stagionali, archetipiche ed elementali della Dea Multiforme, affinché si crei uno spazio sacro e protetto, benedetto e impregnato della Sua potente presenza radiante e trasformativa. Lo Húrz, come la Ruota, è divisa in 8 spicchi più il Centro, ad ogni spicchio corrisponde una fase dell'anno, del ciclo lunare e solare, determinate Dee, energie, colori, animali, piante, caratteristiche e così via. Nel centro si trova la Dea nella sua completezza, Colei che è il punto radiante da cui tutto nasce e a cui tutto torna ed è la circonferenza stessa del cerchio, il Grembo divino che tutto comprende, mescola, crea e unisce, è al tempo stesso la Ragnatela dell'Esistenza e il Ragno che la tesse costantemente.

Sia lo Húrz di Mefitis che la Ruota di Brigit si ispirano alla Ruota di Avalon ideata da Kathy Jones che differisce dalla Ruota dell’Anno della Tradizione Esoterica Occidentale essenzialmente per la disposizione degli elementi, ma si avvicina alla Ruota di Medicina degli Indiani d’America,  i quadranti sono spostati di un quarto, per cui abbiamo l’aria a nord, il fuoco a est, l’acqua a sud e la terra a ovest. Gli elementi corrispondono ai Regni dell’Esistenza e fanno parte del Ciclo della Manifestazione, espressione di tutti i processi di creazione, che partendo dall’elemento più sottile arriva fino al più denso e solido. 
L’elemento più sottile è l’aria, che rappresenta la dimensione spirituale, il nostro respiro, l’ispirazione, la visione e la nostra voce, il vento, la nebbia, le nuvole e la resina delle piante;
Poi viene il fuoco, che rappresenta la dimensione mentale, i nostri pensieri, le connessioni elettriche del nostro cervello, l’energia dei nostri corpi e delle nostre cellule, la creatività, la passione, il coraggio, la forza, la volontà, le azioni, il Sole, i fulmini, il calore della fiamma, la lava, gli oli essenziali e i semi delle piante; 
L’acqua rappresenta la dimensione astrale e animica, le nostre emozioni e sentimenti, il nostro sangue e i nostri fluidi corporei, la linfa delle piante e tutte le acque della terra e dei cieli.
Infine l’elemento più denso è la terra che rappresenta la dimensione fisico-eterica, le nostre ossa, il nostro corpo, la terra, le rocce e i cristalli della Madre, le radici, la corteccia e la frutta delle piante. 
Il quinto elemento, l’etere, è lo spazio vuoto e infinito da cui emerge la creazione, è la Dea. 
Sulla Ruota/Húrz gli archetipi (declinati al femminile, ma validi anche per gli uomini, rappresentando le fasi della vita), ossia la Fanciulla, l’Amante, la Madre e la Crona (Vegliarda/Strega/Anziana/Madre Oscura), sono fissi, in quanto rispecchiano il ciclo vitale (vegetale: semina, fioritura, pienezza e raccolta, animale e umano: nascita-giovinezza-maturità-vecchiaia/morte, solare: alba, mattina, pomeriggio, tramonto e lunare: nuova, crescente, piena, calante), ma gli elementi nella Ruota/Húrz possono spostarsi ed è giusto che si adattino al luogo in cui ci si trova, se ad esempio siete in natura e avete l’acqua ad ovest, non potete di certo richiamare l’acqua dal sud, per cui ruoterete gli elementi in modo che l’acqua risulti nella posizione corrispondente, l’importante è mantenere inalterata la sequenza aria-fuoco-acqua-terra, perché come detto prima il Ciclo di Manifestazione si realizza in questo ordine. 

Lo Húrz nasce da un lavoro di gruppo ed è ancora in sperimentazione e in divenire, per ora quelle nominate di seguito sono le Dee che hanno richiamato la nostra attenzione, spingendoci a lavorare con loro e ad invocarle cerimonialmente, è possibile che altre ne verranno o che cambieranno posizione via via che impareremo a conoscerle, facendone esperienza e rimembrandole lasciandoci ispirare da loro, siamo aperte e aperti a questa eventualità, ricordandoci sempre che la natura principale della Dea è proprio il movimento, la ciclicità, la trasformazione e la rigenerazione. Lo Húrz comprende, per una scelta ben precisa, Dee ausoni, etrusche e osco-sannite, questo per volontà di abbracciare tutto il nostro territorio e i popoli che maggiormente hanno influenzato le nostre radici spirituali e culturali. Di per sé lo Húrz è simbolico e rappresenta una mappa, una semplificazione di ciò che la Grande Madre è e del modo in cui si è manifestata in questi luoghi, ma di fatto, Lei e le diverse Dee che rappresentano le sue facce, sono molto più complesse, buona parte delle figure prese in esame potrebbero infatti abbracciare l’intera Ruota dell’Anno e meriterebbero un approfondimento. Chissà che in futuro non nascano altri Húrz, così come è successo quasi subito con Mefitis.

Lo Húrz del Kaíla comprende diverse Ruote, di seguito vi accenno solo le principali, a queste si aggiungono quella di Mefitis, di cui parlerò a breve, e la Ruota Rasna (Etrusca) che è ancora in fase di sviluppo.

La Ruota di Maatreís ©
Partendo da Nord-Est: 
Futír, Maia, Herentas, Mara, Amma, Mata, Casnar, Mana. 
Al centro c’è Maatreís, con la variante di MA. Maatreís è intesa come Grande Madre che tutto crea e tutto contiene, origine e fine, vita, morte e rigenerazione.

Questa è la Ruota di base su cui si basano tutte le altre e all’interno della quale sono tutte comprese. Questa Ruota è il modello che usiamo comunemente, insieme alla Ruota del Safinim, durante le celebrazioni pubbliche. La Ruota del Safinim è più caratterizzante del territorio a cui facciamo riferimento ed ha una base più storica, mentre quella di Maatreís ha carattere più archetipico ed elementale ed è più di ispirazione, è il punto da cui tutto parte e a cui tutto ritorna. Anche se Maatreís è al di là dei dualismi, perché contiene in sé tutto ciò che è, comprese le polarità, essendo insieme maschile e femminile.

La Ruota del Safinim ©
Da Nord-Est: 
Vesuna, Perna, Fluusa, Dijana, Kerres, Opi, Mefitis, Vacuna.
Al centro c’è Vitula Anagtia, con il nome misterico di Ania (Camp-Ania) Dea-Maga-Guaritrice Una e  multiforme, espressione della Terra Sacra di Viteliú, il Safinim.

N.B. Per ulteriori info sullo Húrz di Maatreís e del Safinim potete leggere il seguente articolo 👉 Corrispondenze Húrz del Safinim e di Maatreís©

Di seguito lo schema con le corrispondenze dello Húrz di Mefitis.


TEMPO DEL RISVEGLIO 
(IMBOLC-CANDELORA)
Nord-Est
Mefitis Futír Pea, la Figlia Pia, la Vergine Purificatrice. Colei che è pura, perfetta e completa in se stessa, colei che rigenera se stessa.
Elementi: Aria e Fuoco
Energie associate: La bambina interiore, purezza, innocenza, nuovi inizi, gioco, poesia, risveglio, depurazione, benedizione, profezia, guarigione, Alba, Luna Crescente, seme, il risveglio della terra.
Colei che carda i tessuti.
Totem maggiore: Colomba
Simboli: Bambolina, sacchetto medicina, piume, campanelli e pettine, sorgente, focolare, fuso, arcolaio, carbone.
Colori: Bianco e oro, verde muschio chiaro

TEMPO DELL’AURORA 
(EQUINOZIO DI PRIMAVERA)
Est
Mefitis Popluna, Signora della fertilità, protettrice del popolo.
Elemento: Fuoco
Energie associate: Il risveglio della fertilità, Aurora, Primo quarto di Luna, passione, coraggio, energia, forza, determinazione, entusiasmo, grinta, trasformazione, carburante, splendere, scaldare, illuminare, focus, calore, protezione, libertà, potenza sessuale, volontà, vittoria, danza selvaggia, impoteramento, riti di iniziazione all’età adulta, purificazione.
Totem maggiore: Drago.
Simboli: freccia, fiamma, lancia, pastorale, labirinto, scudo, Sole, uovo, corna, zolfo, acque termali calde.
Verde e ambra. 

TEMPO DELLA FIORITURA 
(BELTANE-CALENDIMAGGIO)
Sud Est
Mefitis Fisica, Signora della primavera, Natura manifesta, Cavalcatrice del Toro Italico, Signora delle unioni, garante di fedeltà, Venere osca.
Elementi Fuoco e Acqua
Energie associate: Amore, bellezza, gioia, passione, sessualità, sensualità, danza, libertà, amore per se stesse/i, pelle d’anima, anam cara, lo sbocciare della terra, Luna Gibbosa, Sole crescente/Mattina.
Colei che Fila.
Totem maggiore: Serpente
Simboli: Specchio, spada, arcolaio e fuso, fiori, mortaio, rosa, conchiglia, pietra forata e pietra eretta, fiume, cascata.
Colore: Rosso e oro.

TEMPO DELL’ESTASI 
(SOLSTIZIO D'ESTATE)
Sud
Mefitis Utiana, la Sgorgante, Madre delle Acque e della Luna.
Elemento: Acqua
Energie associate: Fonti e sorgenti, le acque curative, le sorgenti interiori. Lasciar andare, guarire, benedire, purificare, perdonare, Luna Piena, Sole di mezzogiorno, saggezza, custodire il pozzo sacro, matrimonio sacro.
Totem maggiore: Anatra
Simboli: calice, corno, spirale, onda, Luna, acque terrestri, rugiada conchiglia.
Turchese e verde acqua.

TEMPO DELLA PIENEZZA 
(LAMMAS-FESTA DELLA MADRE DELL'ABBONDANZA)
Sud Ovest
Mefis Capooinna, Madre Capra, Signora della fertilità umana, animale e vegetale, dei fluidi sessuali, del seme e del latte. Madre creatrice, protettiva e armata.
Elementi: Acqua e Terra
Energie associate: Amore incondizionato, prendersi cura, nutrire, condividere, maternità, compassione, gratitudine, partorire, raccogliere i frutti di ciò che si è seminato, protezione, abbondanza, prosperità, Luna Calante, Sole del pomeriggio
Colei che tesse.
Totem maggiore: Capra
Simboli: Focolare, spola e telaio, paiolo, pane, cereali, cornucopia, frutta, vaso, papaveri, grembo, utero, lago, Sole.
Giallo oro e verde giada

TEMPO DEL TRAMONTO 
(EQUINOZIO D'AUTUNNO) 
Ovest
Mefitis Aravina, campestre, dei campi coltivati. Signora del Bosco Sacro, del ciclo agreste e del raccolto. Regena Keria, Regina della Terra e dell'Orto Sacro.
Elemento: Terra
Energie associate: radicamento, materializzazione, gratitudine, protezione, equilibrio, stabilità, magia delle erbe e dei cristalli, nutrimento, abbondanza, sostegno, ultimo quarto di Luna, Tramonto, la Terra inizia a ritirarsi in sé stessa.
Totem maggiore: Cinghiale
Simboli: Tamburo, pietra, albero, erbe, cristalli e labirinto, seni, corona, doppia spirale, argilla, acque sotterranee.
Marrone, arancione e verde scuro.

TEMPO DELLE NEBBIE 
(SAMHAIN-FESTA DELL'ALBA OSCURA)
Nord Ovest
Mefitis Verui, Signora del passaggio, Custode della Soglia, Hirpa, Lupa Selvaggia.
Elementi: Terra e Aria
Energie associate: Morte e rinascita, saggezza, antenati/e, trasformazione, Luna Balsamica, Crepuscolo, magia, affrontare la paura e le proprie ombre, mistero, attraversare il velo/le nebbie, oscurità, tagliare e lasciare andare, sfide, morte apparente della terra.
Colei che taglia.
Totem maggiore: Lupo
Simboli: Calderone/paiolo, fucina, forbici, falce, velo, maschera, coltello, chiave, palude, nebbia, porta/passaggio.
Nero, blu scuro e verde-grigio.

TEMPO DEL SOGNO 
(SOLSTIZIO D'INVERNO) 
Nord
Mefitis Diomana Diovia, Dea del cielo, Signora dell’ordine universale, del Novilunio, delle acque celesti e dell’aria che si alza dalle acque solforosa, stagnanti e paludose.
Elemento: Aria
Energie associate: Silenzio, saggezza, conoscenza profonda, sognare e desiderare, purificazione, il canto dell’anima, Luna Nuova, Notte, visione, stasi, chiarezza, respiro, profezia, gestazione.
Totem maggiore: Civetta
Simboli: piume, sonaglio, ventaglio, ragnatela, stella, ago e filo, carbone, scopa, neve, montagna, nuvola, pioggia, vento.
Argento, lilla e verde felce.

CENTRO E CIRCONFERENZA
Maatreis Mefitis
Una e Multiforme
Completezza, unità, Colei che è, origine e fine, Creatrice e creato.
Alveare, ape, calderone, Drago, quercia, mela, M, V, X, doppia spirale, pastorale, melagrana, ginestra, Xoanon. 
Viola.

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