Foto di Benito Vertullo
In questi giorni siamo stati avvisati del ritrovamento ripetuto di oggetti rituali di dubbia natura, abbandonati nella Valle d’Ansanto, in bella vista, avvolti in buste di plastica. La cosa ha provocato tutta una serie di reazioni preoccupate e riteniamo giusto sottolineare alcune cose. E’ fuori dubbio che la diffusione di immagini e informazioni sulla Valle d’Ansanto e sulla Dea Mefite richiami molta attenzione ed è naturale che inizino ad arrivare sul luogo anche persone che hanno un certo tipo di sensibilità e spiritualità, ma proprio per questo è fondamentale tutelare il luogo. Al di là della natura dei rituali in questione, su cui non vogliamo entrare, ciò che a noi preme tantissimo è mantenere l’integrità e la sacralità del luogo. Questi episodi ci lasciano piuttosto sconcertati/e, perché, a prescindere dal tipo di tradizione a cui facciamo riferimento, in quanto sacerdotesse, sacerdoti, devoti, streghe, praticanti, pagani, o in qualsiasi altro modo vi definiate, tutti e tutte noi dovremmo avere una forte coscienza ambientale che ci spinge a tutelare la Terra e a prenderci cura del nostro rapporto di connessione con lei. Ancor di più se lavoriamo con gli Spiriti del luogo, se chiediamo intercessione, se vogliamo offrire qualcosa alla Dea, è assolutamente impensabile lasciare oggetti del genere in questo modo. E’ una questione di rispetto, amore e di scambio reciproco. Provate ad immaginare se ognuno/a di noi andasse lì e lasciasse una busta con oggetti vari, foto, candele di paraffina, scodelle, forbici ecc., che si vanno ad aggiungere alla spazzatura lasciata da gente incivile che va a gozzovigliare lasciando bottiglie e schifezze varie, in breve tempo quello che è un luogo sacro, prezioso, unico e potente, diventerebbe una discarica a cielo aperto, costringendo le autorità (giustamente) a interdire l’accesso, a prendere misure drastiche, impedendo o rendendo difficile (per colpa di pochi come al solito) la fruizione del luogo per chi arriva in pellegrinaggio e con sentimento di devozione e rispetto, chi desidera sperimentare l’energia della Dea in quel luogo e rendere omaggio alla Dea. Onestamente questa prospettiva ci fa molto arrabbiare. Se desideriamo restituire a quel luogo la sua natura di Santuario è assolutamente fondamentale seguire delle basilari regole di rispetto e buon senso:
- Non lasciate mai oggetti che deturpano l’ambiente e che non sono naturali e biodegradabili.
- Non lasciate spazzatura, buste, bicchieri, bottiglie o altro, anche nella zona del gazebo.
- Portate con voi sempre una busta e dei guanti per raccogliere l’immondizia che trovate, cercate sempre di lasciare il luogo più pulito di come lo trovate.
- Non usate offerte naturali che possono alterare il naturale ecosistema della zona, ad esempio semi di piante che non crescono in zona, frutta esotica, o fiori estranei all’habitat della Valle. E’ una questione di responsabilità.
- Ricordatevi di portare via tutto ciò che usate per eventuali rituali e cerimonie sacre.
- Se volete lasciare degli ex-voto alla Dea in legno, ceramica o terracotta, potete rivolgervi a Raffaele Bertolini e a Franca Molinaro che sapranno magari suggerirvi dove poterli lasciare.
- Inoltre vi ricordiamo che il luogo è pericoloso per cui usate sempre cautela e buon senso e non avvicinatevi al laghetto senza la guida esperta di qualcuno del luogo.
🍀Speriamo questo post possa sortire il suo effetto e chiediamo massima diffusione. Grazie!
🌹Benedizioni
Il Team del Kaíla Maatreís
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