La mia promessa a Brigit


Questo è un anello speciale per me, perché rappresenta la mia promessa a Brigit, il mio amore per Lei.

Ho cercato per molto tempo qualcosa di simile (all'epoca ancora non aveva studio la mia adorata Melissa Forgiatrice, Simona di @ouroborosofficina), finché, diversi anni fa, mi imbattei in questo anello con triskell e ambra e fu amore a prima vista.
Non vi dico che peripezie per poterlo avere finalmente tra le mani. Fu grazie al mio Fratello d'Anima Freddie che potei finalmente metterlo al dito durante una cerimonia in cui ho rinnovato i miei voti e il mio impegno verso la Dea dagli occhi di smeraldo e dai capelli di fiamma.

Da quel momento tante cose sono cambiate. Guardandomi indietro resto meravigliata di quanta strada io abbia percorso e di quanto Lei abbia lavorato su di me e attraverso di me. Intrecci, storie, incontri e scontri, tutto ha contribuito alla manifestazione del mio sogno più grande, quello di portarla nel mondo condividendo la mia esperienza, di creare qui in Italia una comunità dedicata a Lei.

Lei ha posto il seme dentro di me, io l'ho custodito e nutrito, altre anime stupende mi stanno aiutando a farlo germogliare, finché diventerà uno stupendo giardino fiorito, un Alveare ricco di vitalità, musica e bellezza. E quello che mi riempie e mi commuove di più, è che si tratta solo dell'inizio.

Immensamente grata Mamma Bri.
Da te, con te, per te e in te, sempre! ❤️🔥🐝

Splendi! Non oscurerò la tua luce


Mi domando che senso abbia insegnare, guidare o essere di esempio, se poi non si lasciano libere le persone di manifestare il frutto del proprio percorso, portando la Dea attraverso i propri doni, talenti e ispirazioni personali, attraverso la propria unicità.
Parliamo tanto di libertà e di fioritura personale, di sostegno reciproco, di non oscurare la luce delle altre e degli altri e poi ci troviamo a sentirci defraudate/i quando qualcun altro/a inizia ad essere visibile, parlando magari di un tema che abbiamo trattato anche noi, oppure se è riuscita/o a realizzare qualcosa che noi desideravamo fare da tempo, ma che non abbiamo avuto il coraggio o la possibilità di manifestare. Come se non potessimo più farlo (e non è così), come se avessimo la proprietà di quella Dea o di quella data cosa, come se ci fosse una gara a chi arriva prima, a chi è più brava/o, come se fossimo le prescelte e i prescelti destinati a ricevere le uniche ispirazioni "vere" dall'alto (quanto sappiamo essere presuntuosi), senza capire che c'è spazio per tutte/i e che il modo in cui io porto, ad esempio, Brigit, sarà diverso necessariamente da quello di qualcun altra/o e questo offrirà al mondo un ventaglio molto più ampio di possibilità di conoscerla, farne esperienza e comprenderla, aggiungendo tasselli in più alla sua grandezza. L'importante è rispettare e riconoscere il lavoro e l'impegno delle altre e degli altri, senza screditare, diffamare o cercare di "fare lo sgambetto" all'altra/o (quanta energia e tempo sprecato).
Il cielo notturno è bello perché è pieno di stelle, anche se fanno parte della stessa galassia o della stessa costellazione, ricordiamocelo.

Questa riflessione nasce da un episodio raccontatomi da un'amica la settimana scorsa. Ascoltare e assistere al suo processo di presa di coscienza progressiva, mentre raccontava, mi ha permesso di rendermi conto di quanto questo atteggiamento sia automatico e radicato, anche in me, e di quanto sia necessario farci costantemente attenzione e allenarci, non mettendoci sempre al centro del mondo, ma permettendo anche agli altri e alle altre di ritagliarsi il loro spazio di azione, gioendo del loro successo, che nulla toglie a noi.